La riproduzione assistita è da sempre uno dei campi più dinamici della medicina. I continui cambiamenti e miglioramenti apportati negli ultimi anni consentono di superare le sfide poste dai nostri mutati stili di vita: il ritardo dell’età in cui si decide di cercare una gravidanza, gli alti livelli di stress, gli stili di vita sedentari e le abitudini di consumo poco salutari (obesità, consumo di sostanze tossiche come alcol e droghe, ecc.)
Al giorno d’oggi, il desiderio di diventare madre o padre è stato rimandato nel tempo. Il completamento dell’istruzione prolungando gli anni di studio, l’instabilità economica, la possibilità di conciliare la vita familiare con il lavoro… sono alcuni dei problemi che rendono la decisione di diventare madre o padre una decisione che viene rimandata nel tempo.
La conservazione della fertilità è un trattamento che consiste nel preservare i gameti (ovociti o spermatozoi), mantenendo la loro capacità biologica e permettendo di posticipare la maternità/paternità, per quando una famiglia è desiderata o possibile.
Oggi la conservazione della fertilità attraverso la vitrificazione degli ovociti, nel caso delle donne, è un’opzione sempre più richiesta. È auspicabile che il processo di vitrificazione venga effettuato prima che la donna raggiunga i 35 anni di età. È possibile eseguirlo più avanti nel tempo, ma bisogna sapere che a partire da quell’età la qualità degli ovociti si deteriora e questo influisce negativamente sulle possibilità di gravidanza in futuro.
Inizialmente, il processo è simile a una stimolazione per eseguire una tecnica di fecondazione in vitro, cioè è necessario effettuare una stimolazione ovarica controllata per massimizzare il numero di ovociti maturi ottenuti nel ciclo. Dopo circa 10-12 giorni, si esegue una puntura follicolare per recuperare gli ovociti e successivamente vitrificarli. Grazie a questo processo, si arresta l’invecchiamento dell’ovocita e si arresta anche il deterioramento associato al passare del tempo. Gli ovociti possono rimanere vitrificati per un periodo di tempo indefinito, preservandone la qualità.
Il tasso di gravidanza e la probabilità di avere figli con ovociti crioconservati è direttamente correlato al numero di ovociti prelevati e vitrificati, nonché all’età in cui sono state effettuate la stimolazione e la vitrificazione. Riuscire a conservare gli ovociti in età precoce (dal punto di vista riproduttivo) ci aiuta ad aumentare le probabilità di una gravidanza in futuro, anche se dobbiamo tenere presente che il trattamento non garantisce il 100% di successo, come nel caso di altre tecniche di riproduzione assistita.
Se siete interessati a questa tecnica o desiderate informazioni su un trattamento, potete contattarci inviando un’e-mail a info@centromedicomanzanera.com o utilizzando il modulo di contatto sul nostro sito web: https://form.centromedicomanzanera.com/es
María Pombar Gómez
Embriologa
IMMAGINE: “El Embarazo: una oportunidad para informarse” – Crianza Feliz
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