Esistono dei casi in cui è necessaria l’estrazione degli spermatozoi direttamente dai testicoli: la biopsia testicolare. Si tratta di casi in cui i pazienti non possono realizzare l’eiaculazione in modo normale o, anche essendo possibile, i cui spermatozoi non si trovano nel campione (pazienti con azoospermia). La biopsia testicolare è anche il procedimento da seguire nel caso in cui gli uomini si siano sottomessi a una vasectomia.
La biopsia testicolare è un procedimento, invasivo ma indolore, che realizza un urologo con l’aiuto dell’anestesia. In questo modo, si realizza una biopsia dei tubuli seminiferi esistenti nei testicoli. Il campione estratto viene esaminato nel laboratorio in cerca di spermatozoi e viene congelato in un secondo momento per poter usalo in un trattamento di riproduzione assistita (FIVET/ICSI).
Come abbiamo già spiegato nei capitoli anteriori, il campione congelato viene scongelato per il suo utilizzo una volta che abbiamo completato la parte che corrisponde alla donna (la stimolazione ovarica e il prelievo follicolare).
Una volta recuperati gli ovuli e gli spermatozoi recuperati nella biopsia, si realizzerà la microiniezione spermatica (ICSI) degli ovuli per ottenere la fecondazione.
Ogni trattamento deve essere studiato individualmente e in modo personalizzato, per questo vi invitiamo a prenotare una prima visita gratuita dove potrete parlare del vostro caso con il dottore.
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Buona giornata,
María Pombar Gómez
Embriologa
Immagine: Alex Martin
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