Oggi parleremo della VITRIFICAZIONE DI OVULI. Un argomento di attualità, a causa di tutti i vantaggi che può portare allo stile di vita delle donne e ala loro situazione personale.
Come sempre, vi spiegherò la parte più tecnica del procedimento, ovvero, quanto avviene nel laboratorio di riproduzione assistita.
Il processo della vitrificazione di ovuli inizia con la stimolazione ovarica e il pick-up follicolare, come negli altri trattamenti di fertilità. Entrambi i procedimenti sono stati spiegati dettagliatamente nel Capitolo 2 di questa miniserie, ma vi farò un breve riassunto.
La stimolazione delle ovaie con l’aiuto dei farmaci ha l’obiettivo di aumentare il numero di ovuli prelevati in un unico ciclo rispetto a ciò che avverrebbe in un ciclo naturale. E una volta completati i giorni di stimolazione necessari si prelevano questi ovuli durante il prelievo ovocitario.
Nella vitrificazione degli ovuli, una volta recuperati, non li fecondiamo, ma li “spoglieremo” (ricordate che ciò che avevamo recuperato nel prelievo – cumuli ovocitari-, hanno le sembianze di un “uovo all’occhio di bue”, e dobbiamo eliminare le cellule che ricoprono l’ovulo, “il tuorlo”), come avevamo visto nel Capitolo 4.
In questo modo, dopo tale processo, potremo distinguere quegli ovuli che si trovano in uno stato di maturità ottimo (Metafase 2 o MII) dal resto. E saranno questi quelli che verranno vitrificati.
Così come avviene con gli embrioni (Capitolo 11), la vitrificazione è la tecnica che utilizziamo per “conservare” gli ovuli e conservali nel laboratorio sommersi nell’azoto liquido (a -196° C).
Questa tecnica di vitrificazione rappresenta un miglioramento senza precedenti rispetto alla tecnica di congelamento classica che veniva utilizzata qualche anno fa. La velocità del processo di raffreddamento ne è la chiave, visto che evita la formazione di cristalli di ghiaccio nelle cellule che potrebbero danneggiarli e quindi, influire negativamente sulla loro futura sopravvivenza.
Una volta che abbiamo gli ovuli vitrificati, è come se il tempo si fosse fermato per loro, e quindi, quando vogliamo utilizzarli, conserveranno le stesse caratteristiche del momento della vitrificazione.
Di conseguenza, la chiave in tutto questo processo è questo momento. L’età è un fattore vitale. La nostra raccomandazione è che la vitrificazione si realizzi, sempre se possibile, quando i nostri ovuli abbiano tutte le loro qualità e non lasciare che questo avvenga all’ultimo momento.
Come sempre vi diciamo, ogni caso è a sé, per questo vi invitiamo a inviarci tutte le vostre domande a info@centromedicomanzanera.com o che prenotiate una visita gratuita presenziale e/o online. Potete contattarci anche attraverso il formulario: https://centromedicomanzanera.com/it/formulario_it/
Buona giornata,
María Pombar Gómez
Embriologa
Immagine: Lorelyn Medina
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