Negli ultimi anni, sempre più donne devono ricorrere a un trattamento di fertilità per vari motivi: desiderio ritardato di diventare madri, problemi di qualità dello sperma, madri single o nuovi modelli di famiglia.
Il raggiungimento del traguardo della corsa a distanza per il trattamento della fertilità (inseminazione, fecondazione in vitro o donazione di ovociti) può essere accompagnato da un esito negativo, che può essere molto deludente per le donne e le coppie. In questi casi, il farmaco prescritto per il trattamento viene sospeso. Esiste la possibilità di un nuovo consulto con il medico specialista per valutare di effettuare degli esami complementari e, a seconda dei risultati, la proposta di un nuovo trattamento.
Ma cosa succede quando eseguiamo il test dell’ormone BhCG 14 giorni dopo l’inseminazione o il trasferimento embrionale e il risultato è positivo?
Questo test quantitativo della gonadotropina corionica umana (hCG) misura il livello specifico di HCG nel sangue. L’HCG è un ormone prodotto dall’organismo durante la gravidanza.
Inizia una nuova gara di lunga distanza e all’inizio sorgono molti dubbi.
Quando si riceve un risultato beta positivo, alla gioia, e talvolta all’incredulità, si aggiungono la paura e l’incertezza di cosa fare ora?
Vi chiediamo di inviarci sempre il risultato per la valutazione e la registrazione. In alcuni casi è necessario ripetere l’analisi per verificare se la progressione della BHCG è adeguata. Ancora una volta, vi spieghiamo l’importanza di continuare a seguire la terapia farmacologica assunta durante il processo di trattamento e vi chiediamo di fissare un appuntamento con il vostro ginecologo entro i prossimi 10-14 giorni. La prima ecografia di controllo, in cui si verifica l’avvenuta gestazione della gravidanza nella cavità uterina, è molto importante. Questa visita è emozionante perché si può vedere il sacco vitellino e sentire il battito cardiaco. L’ecografia corrisponde a circa 5-6 settimane di gestazione.
In questa prima visita di controllo della gravidanza, il medico vi chiederà tutte le informazioni sul trattamento e sulla terapia. Il nostro consiglio è di continuare il regime fino alla decima settimana di gravidanza (giusto 8 settimane dopo il gg del transfer), tuttavia il medico può valutare e consigliare di continuare per un periodo più lungo.
Dopo aver verificato che il sacco gestazionale si trovi nell’utero e che le sue dimensioni corrispondano al numero di settimane di gestazione, inizieranno i vari controlli nel corso della gravidanza.
Di norma, in una gravidanza che procede normalmente e non è considerata ad alto rischio, gli esami ostetrici, le visite e le ecografie saranno effettuati in ogni trimestre.
Cristina Mateo Sánchez
Infermiera
Foto:
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