CENTRO MEDICO E FERTILITÀ

Come è noto, l’etanol è il principio attivo dell’alcol, che agisce principalmente sul sistema nervioso centrale. La sua assunzione produce inizialmente un certo aumento dell’umore, disinibizione ed euforia, ma se il suo consumo aumenta, compare un certo grado di sonnolenza, confusione e diminuzione dei riflessi. Continuando ad assumere, i livelli ematici aumentano e causano un effetto depressivo a livello cerebrale, diminuendo l’attività dei neuroni, che provoca movimenti più lenti, perdita della vista e persino coma etílico.
Il suo consumo cronico può causare lesioni ai nervi periferici, amnesia, andatura e postura instabili e alterazioni delle strutture cerebrali.
Per quanto rigurda la funzione sessuale, dosi moderate di alcol (100 mg dL o meno al giorno) aumentano il desiderio sessuale negli uomini, ma allo stesso tempo possono diminuire la capacità d’erezione. Nelle donne, il suo consumo eccessivo può causare la cessazione delle mestruazioni, diminuzione delle dimensioni ovariche e aborti spontanei.
L’alcol in gravidanza è teratogeno, può colpire più organi e sistemi, causando la morte di alcune cellule, specialmente nel sistema nervoso centrale. L’alcol influenza anche il ritardo della crescita fetale, soprattutto se è associato al tabacco (molto comune nei consumatori di alcol), causando vasocostrizione dei vasi placentari, e quindi, influenzando la nutrizione fetale.
Sebbene sia ovvio che l’effetto teratogeno possa dipendere dalla quantità di alcol consumato, ad oggi non si sa quale dose di alcol possa essere esente da problema in gravidanza. È stato ipotizzato che un consumo leggero o moderato (una bevanda al giorno equivalente a 12,5 g di alcol) potesse essere accettabile. Altri studi avvertono invece che anche piccole quantità possono avere effetti dannosi. Pertanto, data la mancanza di prove convincenti del suo effetto sulla gravidanza e degli effetti negativi e delle malformazioni che può causare, va affermato con forza che non esiste un livello di alcol durante la gravidanza che possa essere assunto senza effetti negativi.
Le donne che consumano più di due bevande al giorno, durante il primo trimestre, hanno un rischio maggiore di aborti spontenei e quando il consumo dell’alcol si continua, fino ad arrivare al settimo mese, aumentano i parti prematuri e i neonati hanno basso peso.
È da sottolineare che quando l’assunzione d’alcol è elevata, può verificarsi la sindrome alcolica fetale, in cui compaiono malformazioni facciali nelle palpebre, nel naso e nelle labbra, affettazione e atrofia degli organi cerebrali.
Per quanto riguarda la fertilità, l’alcol può influenzare sia la crescita come la maturazione dei follicoli e degli ovociti, di conseguenza avere un tasso minore di fecondazione e d’impianto. Questo fatto si verifica tanto nella riproduzione naturale, come nell’uso di tecniche come la fecondazione in vitro (FIVET). D’altra parte, può anche causare un aumento del numero di aborti.
Negli uomini, l’effetto dell’alcol produce una diminuzione della quantità e della mobilità degli spermatozoi e un aumento del numero di anomalie nella loro morfologia.
In sintesi si può dire che, sebbene non ci siano prove che un basso consumo possa influire negativamente sulla riproduzione, a causa di tutti gli effetti negativi che possono verificarsi, è imperativo consigliare alle coppie che stanno cercado la gravidanza, di ridurre o meglio di astenersi dal consumo dell’alcol.

IMMAGINE: https://www.aarp.org/espanol/salud/vida-saludable/info-2020/como-disminuir-el-consumo-de-alcohol.html

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