Esistono molti studi sperimentali che dimostrano che il tabacco può produrre alterazioni a livello riproduttivo, ma questo fatto spesso non viene tradotto allo stesso modo nella pratica clinica umana, in quanto parte degli studi sperimentali viene solitamente condotta con una singola sostanza, in particolare la nicotina, mentre ci sono molte altre sostanze come il cadmio e gli idrocarburi che vengono inalati con il tabacco. D’altra parte, sia la dose che il tempo di esposizione, sono fattori influenti sui risultati.
Alcuni studi hanno rilevato che il fumo inibisce la crescita follicolare e provoca una diminuzione delle cellule tubariche, importanti per il trasferimento dell’ovulo fecondato nella cavità uterina.
In studi basati sulla popolazione, è stato osservato che nelle donne fumatrici il concepimento era ritardato di oltre 12 mesi, rispetto alle non fumatrici, dove il ritardo era solo 6 mesi. Negli uomini, il consumo di tabacco ha anche aumentato il tempo per ottenere la gravidanza, oltre 6 mesi, ma senza raggiungere i 12 mesi come nel caso delle donne.
La difficoltà maggiore si presenta quando si tratta di esaminare l’effetto del fumo sui fumatori passivi. Gli studi esistenti danno risultati contraddittori: alcuni studi mostrano gli stessi risultati nei fumatori passivi e nei non fumatori, altri hanno riscontrato una riduzione del numero di ovociti quando si utilizzano tecniche di fecondazione in vitro (FIVET) quando il marito è un fumatore, e altri ancora mostrano tassi di gravidanza più bassi sia nei fumatori attivi che in quelli passivi.
Il consumo di tabacco è stato associato a una riduzione della fertilità naturale e a risultati più scarsi nei trattamenti di fecondazione in vitro (FIVET). Alcuni autori non riscontrano un chiaro effetto negativo, altri sì, forse perché dipende dalla durata e dall’intensità del suo uso. Possono essere associati al consumo di tabacco anche altri stupefacenti, come l’alcol, il caffè e altre droghe.
Per quanto riguarda l’impianto embrionale, sembra che sia diminuito dal consumo di tabacco e quindi, nel confronto con le donne che fumavano più di 10 sigarette, è stato riscontrato un tasso di gestazione più basso, ma non è stato osservato un tasso più elevato di aborto spontaneo. Mentre studi più recenti hanno rilevato anche tassi più elevati di aborto spontaneo e di gestazione ectopica.
In relazione alle tecniche riproduttive, è stato descritto che nelle donne fumatrici è necessaria una dose maggiore di gonadotropine, e anche così si ottiene un numero minore di ovociti.
Nell’uomo sono stati segnalati una riduzione del volume seminale, una diminuzione della concentrazione degli spermatozoi e una riduzione della motilità degli stessi.
Sebbene manchino studi statisticamente potenti, ci sono abbastanza prove allarmanti per capire che il fumo è dannoso e per sentirsi obbligati a raccomandarlo che:
– Le donne devono sapere che il fumo attivo e passivo riduce la fertilità
– Le fumatrici dovrebbero cercare aiuto per smettere di fumare
– Poiché il fumo negli uomini porta a una diminuzione della qualità, smettere di fumare migliorerebbe la loro salute generale
La società americana ha pubblicato uno Studio nel 2008, dove affirma che attorno a un 13% della sterilità, può essere causato dal consumo del tabacco.
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