CENTRO MEDICO E FERTILITÀ

Il caffè per definizione è l’infusione più utilizzata al mondo, possiede effetti stimolanti dovuti alla presenza del 12% di caffeina. Il suo sapore gradevole è dovuto al fatto che contiene zuccheri e altri elementi che gli conferiscono una caratteristica speciale.

La quantità di caffeina in una tazza di caffè varia tra 80 e 100 mg. Si stima che le donne, in età adulta, consumino da una a due tazzine di caffé al giorno, quindi si è sempre cercato di sapere quale influenza potesse avere sulla riproduzione.

D’altra parte, va notato che la caffeina produce effetti sul sistema nervoso centrale, sulle vene e sulle arterie. È anche noto che attraversa la barriera placentare e può essere trovato nel liquido amniotico e nel sangue fetale.

Si è sempre parlato di un effetto negativo della caffeina sulla salute, ma da un punto di vista pratico, un consumo moderato nelle persone sane, 300 mg di caffeina equivalenti a tre tazzine di caffè, non ha alcun impatto sulla salute.

Per quanto riguarda la caffeina e la fertilità, ci sono diversi lavori che ne studiano l’effetto, sostenendo che la caffeina potrebbe aumentare la produzione di estrogeni e, d’altra parte, diminuire il suo metabolismo. Sebbene i risultati non sono conclusivi, possiamo dire che consumare meno di 100 mg di caffeina (una tazzina) non ha alcun impatto sulla fertilità. Sembra invece che quando il consumo supera i 400 mg (quattro tazzine), potrebbe avere qualche ripercussione sul concepimento naturale e anche nei cicli stimolati di Fecondazione In Vitro (FIVET). In ogni caso, questi risultati non sono del tutto conclusivi, poichè i consumatori di caffè spesso consumano anche alcol e tabacco, che contengono sostanze che possono avere un’influenza più specifica sulla funzione ovarica e quindi sul loro potenziale riproduttivo.

L’influenza del consumo di caffè è stata anche suggerita nel ridurre l’efficacia della Fecondazione In Vitro. Ma diversi studi hanno dimostrato che non si osserva una chiara influenza, poichè sebbene in alcuni casi si possa trovare un numero inferiore di oviciti ed embrioni, tuttavia, i tassi di gravidanza non subiscono un calo notevole. In ogni caso si raccomanda che il consumo di caffè non superi le due tazzine (200 mg di caffeina) al giorno.

Per quanto riguarda l’effetto del caffè sull’aumento del tasso di aborto, ci sono anche dati contraddittori. Anche se in uno studio di anni fa è stato riscontrato un aumento di questo tasso, quando il consumo superava le cinque o sei tazzine al giorno, adducendo come motivo la vasocostrizione delle arterie uterine che forniscono il flusso sanguigno all’utero. Ma in lavori più recenti non corroborano questi fatti. In ogni caso, diverse società scientifiche concludono che il consumo moderato di caffeina, inferiore a 200 mg al giorno (due tazzine), non sembra rappresentare un rischio nella produzione di aborti.

L’influenza del caffè durante la gravidanza, poichè è stato suggerito che a causa della vasocostrizione delle arterie uteroplacentari potrebbe causare aritmia e diminuzione della crescita fetale, ma gli studi mostrano risultati contraddittori. Quindi sono necessari studi più ampi per trarre conclusioni. In ogni caso, la possibilità di un’ipotetica influenza sarebbe un consumo eccessivo di oltre otto tazzine di caffè al giorno.

Per quanto riguarda invece l’influenza del consumo del caffè nella fertitiltà maschile, ci sono vari studi che dimostrano che il numero e la mobilità degli spermatozoi non dipendono dal consumo.

Riassumendo, segnaliamo che un consumo moderato di caffé, 2 tazzine al giorno, pari a 200 mg di caffeina, non ha ripercussioni, nè nella riproduzione naturale, nè nelle techniche di riproduzione assitita. Neache influenza il numero di aborti o lo sviluppo fetale durante la gravidanza.

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